:::L'indi(e)fferente::: /> Too Cool for Internet Explorer
26 aprile 2006
and now a word from our sponsor...che palle!!!!
Sembra che i persuasori occulti stiano per invadere anche iTunes.
La cosa mi turba alquanto, ecco un articolo tratto da MelaBlog :

Sinceramente spero che la notizia sia una bufala, ma c'è. Secondo AdAge Apple starebbe studiando l'ipotesi di inserire campagne pubblicitarie nella casella in basso a sinistra di iTunes (probabilmente la stessa delle cover art). Gli spot potrebbero apparire mentre gli utenti ascoltano dei podcast.

Ovviamente tale tipo di sponsorizzazione non può avvenire per semplice scelta di Apple, che non è proprietaria dei podcast indicizzati in iTunes. L'idea, quindi, sarebbe quella di una semplice partnership tra Apple e i fornitori di podcast, per godere della tecnologia necessaria ad inserire le sponsorizzazioni. Un mix tra spot audio, già presenti in alcuni podcast, e immagini.

In particolare sembra che ESPN Radio, che fornisce alcuni dei podcast più popolari, abbia preso contatti con Cupertino per creare questa nuova forma di advertising. Apple non ha commentato la notizia.

A questo proposito ricordiamo che Disney ha deciso di distribuire le sue serie televisive gratuitamente sul web, inserendo degli spot. Tra queste c'è anche Desperate Housewives, che attualmente iTunes vende a 1,99$ per episodio, ma senza contenuti pubblicitari. AdAge non esclude che, in una seconda fase, possa essere adottata una strategia simile anche su iTunes.


2 parole : che palle!
 
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Quasi quasi mi faccio esplodere...!
3 mentos.
1 tubo di ferro.
1 pepsi.
BOOOOM!!
alla prossima festina so cosa fare per meravigliare i "conviviali"!

 
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25 aprile 2006
7 in condotta!!
Lui è John Beer. Ed è un genio.
Col suo blog ha raccolto 1.000.000 di visite in un mese. La trovata è quantomai inusuale e spiazzante, nel suo Setteincondotta , John ha archiviato un'infintà di rapporti disciplinari tratti direttamente dai registri scolastici. Alcuni sono persino documentati con foto a colori, e l'intero blog è stato citato sul tgcom e su quotidiani locali del Veneto.
Nonostante abbia anche io dei ricordi assolutamente nitidi dei grotteschi rapporti dati dai professori, ne ho letti alcuni veramente e s i l a r a n t i , che vi riporto (le migliori le ho colorate) :

  • Alle ore 11.22 arriva in classe, accompagnato dai carabinieri, lo zaino della signorina Giulia E., ma della signorina Giulia E. non c'è traccia
  • L'alunno L.P. durante l'ora di educazione fisica insegue le compagne di classe sventolando in aria lo scopino del water
  • Cxxxx durante il compito "ruta" e materialmente rende impossibile l'annotazione sul registro anteponendovi la mano, inoltre minaccia la sottoscritta dicendo "non finirà qua". Richiedo la convocazione del consiglio
  • Suo figlio, al posto di tradurre le versioni di greco assegnate come compito a casa, fa sogni di progetti ingegneristici di trenini che viaggiano su rotaie perverse. A lei le opportune considerazioni
  • Gli alunni Verdi E. e Pera M. si presentano con 15 minuti di ritardo in classe, senza giustificazione scritta. La ragazza recava un fiasco diChianti da 5 litri in mano che sosteneva bere a metà mattinata con la schiacciatina farcita. Si convocano i ragazzi in presidenza e si richiede un imminente colloquio con i genitori
  • L'alunno M. tenta di accecare S. con la corda della veneziana dopo aver constatato che la resistenza del cavo non è tale da consentire l'impiccagione di S.
  • La classe 3^AL viene interamente ammonita, dopo di che, durante un'ora di supplenza, l'alunno PU si alza dal proprio banco brandendo il dito contro la sottoscritta, minacciandola di finire male. Il resto della classe sottolinea il gesto con un tripudio generale, gridando altri insulti
  • L'alunno M.G, durante la visita alla pinacoteca Repossi, decise di infilarsi 18 giubbini dei suoi brillanti amici e di girar per la pinacotaca facendo il PUPAZZO GNAPPO grindando: "fortuna fortuna
  • Durante ogni comunicazione via radio del preside, lo studente Mario D. cade per terra e si raggomitola in posizione fetale gridando "Oh no ancora quelle voci!!
  • Alla fine della sesta ora l'alunno Burtz si intasca illegittimamente un mp3 player; il legittimo proprietario ovvero M******, visibilmente alterato, scaraventa ripetutamente un banco in testa al compagno aiutato alcuni complici, tra cui D*****, C******, C******, T*******, B*******, V***** e G*******, ferendolo gravemente e provocandogli un trauma cranico che molto propabilmente comprometterà il suo livello psico-attitudinale
  • V. e C. prodcono clandestinamente sodio tramite elettrolisi del sale fuso durante l'ora di laboratorio e lo fanno esplodere per provocare terrore nei compagni
 
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Morire per l'iPod

E' una notiza finita su molti quotidiani, ma riporto ciò che è stato scritto su Ipodmania :

E' accaduto a Buxelles, la capitale del Belgio. Joe Van Holsbeeck aveva diciassette anni, il 12 aprile mentre attraversava la Gare Central di Bruxelles è stato avvicinato da due ragazzi, prima gli hanno chiesto un informazione e poi l'hanno aggredito per strappargli l'iPod che aveva con se. Dalla collutazione per cercare di salvare il proprio amato iPod, purtroppo Joe ne è uscito con delle coltellate che ne hanno causato la morte. Ieri in 80.000 a Bruxelles, hanno manifestato per rivendicare "il diritto alla sicurezza" dei propri ragazzi.
E non è la prima volta. Fatti del genere sono accaduti non di rado nelle grandi metropoli come New York. Ricordo un fatto più o meno analogo, in cui a rimetterci la vita per una coltellata fu un altro ragazzo americano. In quell'occasione i telegiornali (ridete pure) consigliarono a tutti i possessori del magico oggettino musicale, di non indossare le appariscenti e "fatali" cuffiette bianche, onde evitare di essere riconosciuti come iPodder e magari scamparsi qualche aggressione. Il problema è che ormai quasi tutti i cloni del lettore Apple, vedi Creative, hanno in dotazione gli auricolari bianchi, è auspicabile dunque tornare tutti al nero? o magari comperarsi qualcosa di colorato?
E' innegabile il fatto che possedere un iPod sia diventato quasi una sorta di culto. Più del Walkman, più di ogni altro accessorio portatile degli ultimi 20 anni. L'iPod è stato amato, odiato, venerato, studiato, rubato, e come purtroppo riporta la notizia : causa di morte. Si è stimato che nell'ultimo anno, la Apple abbia venduto decine di lettori al secondo, innalzando esponenzialmente il proprio fatturato. L'introduzione poi del colore, e soprattutto dei video, dei podcast ha fatto diventare questa piccola scatoletta in un prodotto su cui scommettere. Lo hanno fatto le case discografiche, le agenzie pubblicitarie e di recente anche i grandi produttori cinematografici hoolywoodiani.
Se volete saperne di più, nel bene e nel male, di questo nuovo oggetto di culto vi consiglio questo libro :

Il Culto dell'iPod di Leander Kahney
Edizioni Mondadori, 160 pp.

"Leander Kahney ha trattato l'argomento Apple e Macintosh per sei anni, prima per MacWeek, la leggendaria pubblicazione Mac e poi per Wired News, dove lavora attualmente come editor e reporter tecnologico. Ha redatto testi anche per The Guardian, Scientific American, Business 2.0 e Wired Magazine. "
 
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24 aprile 2006
Mia cara Mela...

Bello scherzo. Complimenti. Dopo la lezione del lunedì, torno a casa e leggo un bell'articoletto. Nel mio post parlavo della Mela. Bene, adesso sappiate che noi che usiamo la Apple e il Mac come fossero strumenti divini o quantomeno di culto, non pensiamo più così tanto "different". Perchè? beh vi riporto ciò che è scritto su Yahoo, sezione hi-tech ovviamente :

LOS ANGELES, CA (USA) . Diversi rivenditori di computer hanno colto al volo la possibilita' di installare Windows XP su macchine Apple/Intel.

Grazie al sistema di BootCamp, i negozi di computer vendono i primi Apple col cuore Intel con il sistema operativo di casa Redmond preinstallato. Apple Computer Inc., in realta', non ha mai detto di voler fornire Windows XP nelle proprie macchine e per questo si discosta dalle iniziative prese da queste catene commerciali.
'Questa situazione era inevitabile', afferma Joe Wilcox, analista di JupiterMedia. 'Vedo due scenari possibili: uno in cui le persone riterranno fondamentale e importante per le proprie abitudini pregresse installare Windows su un Mac; un altro e' quello in cui questa soluzione fara' al caso di coloro che solo occasionalmente avranno la necessita' di far girare applicazioni sotto Windows, continuando a rimanere fedeli alla mela'. 'Vedremo il mercato com reagira' nei prossimi mesi', conclude Wilcox.


Ok, ero stato favorevole all'ingresso del famigerato BootCamp, visto che a volte fa molto comodo avere quella sottospecie di OS di Windows, ma che adesso mi tocchi comperare un iMac o un Powerbook con preinstallato un sistema operativo del 2001 (Vista nn sarà altro che una scopiazzatura di OSX Tiger, con tanto di Widget!!)...questo no!!!
Prima i PowerPc, poi pure Windows su un Mac. è troppo.
già circolano bellissime foto con un Windows crashato su Mac, poi dover accendere il pc e vedere la orrida bandierina di Gates...
Caro Steve, cosa hai fatto???
 
Scribacchiato da G. D. alle 11:30 AM | Permalink | 3 Commenti...
Domenica e l'indi(e)fferenza...
E' stata la domenica più calda di questo inizio primavera. Decisamente fuori allenamento, e fiaccati dai tremendi pollini e infiorescenze varie, i miei polmoni erano stravolti. Non è bastato Graham Coxon a farmi stare "in piedi", nemmeno i Subways di "Oh Yeah". Sono collassato di sonno e sete alle 6 del pomeriggio in una Parma avvolta da un'ondata di caldo subshariano e malefico. Non è un mistero dunque che sia ancora qui,all'una di notte (e ne avrò ancora per molto, lo so) a scrivere dalla disperazione su questo nuovo, mirabolante, blog pixelato fiammante. Stasera ci ho pasticciato su parecchio, così oltre ai polmoni mi sono giocato anche gli occhi!
Probabilmente molti di voi (colleghi - brutto termine- e non) si saranno chiesti il perchè di questo nome : indi(e)fferente
Bene, per iniziare ci terrei a dire che la e, quella tra parentesi è ESSENZIALE, BASILARE, CRUCIALE...!!! Riassume in sè una filosofia ben precisa, disperatamente riconducibile alla triste sentenza "il rock mi ha rovinato la vita".
Non è bastato aver fatto una tesi sugli U2, aver distrutto 2 o 3 chitarre (di cui una Les Paul cui ero affezionatissimo), essermi slogato una caviglia pogando al concerto degli Ash, aver dormito quasi per strada solo per andare a vedere i Maximo Park e i Kaiser Chiefs a Milano...no, dovevo anche farci un blog. Ed eccomi qui.
Se qualcuno di voi ha cognizione di quello che è l'indie-rock (indipendent-rock) avrà già capito la connessione.
Essere indie (indipendenti), è uno stile di vita (!!!) non sentirsi legati ad un'etichetta , ad una classe, ad un normale modo di "essere", oltre ovviamente ad ascoltare un certo tipo di musica abbastanza particolare. Partendo dagli Strokes, passando per i Libertines, scavalcando i Be Your Own Pet, oltre gli Ambulance LTD...fatevi un percorso, sempre che ne abbiate voglia!
O forse potete anche non essere indi(e)fferenti e ascoltare quello che vi pare. Sarete indie ugualmente. Anche di più probabilmente.
pensate con la vostra testa, che di romanticismo ormai ce n'è davvero poco...



Well oh they might wear classic Reeboks
Or knackered Converse
Or tracky bottoms tucked in socks
But all of that's what the point is not
The point's that there isn’t no romance around there...

Arctic Monkeys - A Certain Romance
 
Scribacchiato da G. D. alle 1:02 AM | Permalink | 1 Commenti...
23 aprile 2006
Parole sprecate vol.1 Mazzy Star - So Tonight That I Might See
Tanto per aumentare il numero di post (hihiiihih!!) metto una mia recensione di un gran bell'album uscito parecchi anni fa. Il testo è stato pubblicato sulla rivista digitale "Inni Urbani"

Hope Sandoval è una di quelle muse che raramente dividono la loro angelica essenza con noi comuni mortali. E quando lo fanno, lasciano un’impronta delicata, deliziosa come un sospiro notturno, uno di quelli che imprigionano la mente, e la pervadono sin quasi ad annullarla. "So Tonight That I Might See" è il secondo disco del duo californiano più cool dello scorso decennio, un disco strano, ammaliante, nato sotto il segno pallido e sfuocato dei Velvet Underground. “Lisergici” potrebbe essere l’aggettivo più idoneo a descrivere i toni vellutati e “ordinatamente caotici” di canzoni come Mary of Silence, uno “spettro” musicale di 6 minuti, in cui si sfiora la litania. Wasted è un etereo post-blues dalle tonalità stanche, così come la lenta e bellissima Blue Light, un viaggio senza partenza né arrivo, tra le onde di un mare sconosciuto, ma blu, come gli occhi e una luce.

La dolcezza della voce della Sandoval, dea post-moderna dei poeti mistici dei nostri tempi, domina ogni brano, tesse le trame di ballad meravigliose come la hit Fade Into You, la strappalacrime Five String Serenade e la Morrisioniana Into Dust, in cui 3riecheggiano le note opalescenti di The End e i passi silenziosi di una leggenda come quella di Jim e del suo deserto.

Le liriche, altrettanto esasperate da una poesia quantomai visionaria, sono permeate dalla stessa leggerezza delle note e si perdono, sussurrate tra suoni epici di poche corde, ammaliando come un canto di sirena, chi naviga nel loro mare.

David Roback (ex-chitarrista degli Opal) e la Sandoval hanno creato una trilogia mistica, di cui questo è il perno centrale, il più bello, il più psichedelico e “celestiale”.

You go in shadows / You'll come apart and you'll go black / Some kind of night into your darkness / Colors your eyes with what's not there… Fade into you

… giudicate voi…
 
Scribacchiato da G. D. alle 11:46 PM | Permalink | 0 Commenti...
Blog blog blog...bla bla bla

C'è voluto un pà di pazienza ma sono riuscito a rendere più "potabile" la grafica di questo blog. Se non altro ho dato una bella ripulita al solito schematismo preconfezionato dei templates di blogger. E sono contento del mio lavoro.
Innanzitutto,però, mi sembra giusto, dopo il primo post scritto di fretta e colmo di imprecisioni, spiegare come è nato questo "luogo".
Sto frequentando l'università.
Specializzazione (sino a questo corso, direi fossilizzazione) in Giornalismo.
Corso di informatica applicata al giornalismo.
E questo, non sarebbe altro che un compito (?!?!?) assegnatoci dal prof. Alfonso, responsabilità di tutto rispetto dato che già è complesso mantenere aggiornato un diario cartaceo (vecchio stile), figuriamoci un blog!
Con le mie autodidatte (si dice così??) conoscenze informatiche (ovviamente nessuno a scuola ti insegnerà MAI certe cose) ho già creato alcuni siti, amministro un forum su piattaforma phpbb e mi diletto in altre sciocchezze digitali, ma non avevo mai intrapreso la carriera di "blogger", o meglio ci avevo già provato prima su MSN poi su Splinder ma sempre con risultati mediocri, abbandonando tutto dopo pochi giorni (w la costanza).
Mi riprometto di proseguire anche in futuro questo "compito" temporaneo, metendo da parte un pò del mio tempo per scrivere cose più o meno sensate.
Una vecchia canzone dei Pink Floyd termina con una bella frase :

Hanging on in quiet desparation is the English way
The time is gone
The song is over
Thought I'd something more to say


Non è una canzone, ma anche per me questo post è terminato...credevo forse di avere qualcosa in più da dire.
Troverò le parole per la prossima volta!
bye!
 
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21 aprile 2006
Le strade portano alla Mela
Adoro usare il Mac, mi ha sempre affascinato la sua peculiarità di "pensare differente" così diffusa tra i suoi utenti. Sembra un caso ma in soli 5 minuti, partendo dal paginone di un portale famoso (vedi Libero) sono stato coinvolto in pecorsi tortuosi che mi hanno riportato, tra blog, networks, siti hi-tech alla home del sito della Mela. Steve Jobs potrebbe esserne fiero. In 5 minuti, dopo un click sul link "hi-tech" mi sono ritrovato prima a leggere di come lo sviluppo petrolifero di una zona africana abbia portato indirettamente anche il proliferarsi dell'AIDS, e poi mi sono ritrovato a leggere alcuni articoli di "ecoblog" che ho scoperto, sempre tramite links, essere una delle tanti sezioni del network di blogo.it. La homepage parla chiaro, Blogo.it è una "società editoriale indipendente (equivalente dell'inglese nanopublisher), attiva nel settore dei media digitali.". Nei Link a lato trovo un link ai blog, clicco e si apre una lunga lista di blog gestiti in modo organizzato e molto professionale. Bravi. Faccio una visita su CineBlog, ritrovo EcoBlog e poi mi cade l'occhio sul link a MelaBlog. Me lo aspettavo, un blog aggiornato più volte quotidianamente, da uno staff competente e graficamente godibilissimo, proprio quello che cercavo inconsciamente. Da qui il passo è breve, nei link a lato trovo un collegamento ad un sito, che poi scoprirò essere un ennesimo blog : gustomela. A differenza del precedente, restando invariato lo stile minimale tipicamente "mela", questo diario è scritto da un fan accanito dei gioiellini di Cupertino, un MacGeek, in gergo.Non posso resistere, scorro i vari articoli e in quasi 5 minuti arrivo alla home della Apple.Dal petrolio alla Mela...
 
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