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03 maggio 2006
Feeder
Mattinata dedicata alla musica.Lascio da parte eventuali recensioni di nuovi dischetti non ancora ascoltati come si deve di yeah yeah yeahs, styles, architecture in helsinki e molti altri per scrivere 2 parole su uno dei gruppi inglesi più sottovalutati (a mio avviso) degli ultimi 10 anni.
Dunque : seguo i Feeder dall'uscita di Echo Park.
Tardi direbbero alcuni.
Era l'aprile 2001 e dopo nemmeno un anno Jon Lee sarebbe morto.
Chi era?
Beh è facile essere dimenticati quando non sei un Kurt Cobain, quando la tua musica per quanto buona e ineccepibile non viene passata, nè dalle radio, nè dalle tv. Ma l'uscita di Echo Park aveva decisamente fatto scoprire al mondo una band inglese che già da 6 anni macinava concerti e prova su prove in sala d'incisione, album per pochi. Quella che si dice propriamente indie band.
Non è bastato il 25 posto negli album dell'anno scelti da Kerrang! magazine, nemmeno la recente inclusione nella top 100 degli album made in Uk di tutti i tempi a segnare l'inevitabile tragedia.
Nei primi di gennaio del 2002 Jon Lee si impiccò nella sua casa.
Era uno dei batteristi più forti sulla piazza.
I Feeder decisero di smettere.
Poi la forza invisibile e indissolubile del rock decise che era ora di continuare.
Grant e Taka ripresero a suonare insieme.
Come fecero i Manics dopo la scomparsa di Richie, i Feeder riuscirono a coprire una fama finalmente degna del loro nome solo dopo il sacrificio di un "angelo".
Di un amico più che altro.
Comfort In Sound è dedicato a lui. Ed è uno dei dischi più belli del 2002, triste forse, ma decisamente orientato e mosso da una spinta vitale che solo i grandi gruppi possono avere.
Tra pochi giorni uscirà una raccolta,"The Singles" per la precisione. Con tutti i loro brani migliori pubblicati su cd-single più 3 inediti.
A volte ricordo la notizia che smosse il mio piccolo mondo di suoni. Quel dannato 4 gennaio.
A volte ricordo invece un gruppo davanti a 80.000 persone. Quel meraviglioso 21 Luglio quando prima di Bono e The Edge, Taka e Grant fecero tremare uno stadio.
Era quello che si meritavano.
E io, posso fortunatamente dirlo : c'ero!


Dedicato a Jon Lee 1968-2002


...All by myself, cause I don’t want to drag you down,
Hold you down cause you’re a friend. I blame myself
I guess you think it’s funny now, funny now, it’s such a shame...

Feeder - Just A Day (da Echo Park, 2001)
 
Scribacchiato da G. D. alle 10:00 AM | Permalink |


1 Comments:


  • At 1:43 PM, Anonymous Anonimo

    eravamo si e no 200 a vederli a Milano l'anno scorso. E' un peccato... veramente, il pubblico italiano purtroppo si sta perdendo una band formidabile... e finchè mtv non cominica ad informarli di ciò non c'è niente da fare. spero solo che gli scarsi introiti del concerto in Italia non faccia escludere una loro apparizione da queste parti all'uscita prossimo disco.